Oggi la maggior parte dei pazienti è consapevole dell’utilità degli impianti per stabilizzare una protesi che balla o per sostituire uno o più denti persi, ma spesso sono fermati nel ricorrere a questa soluzione da costi considerati proibitivi e, ancor più spesso, dall’angoscia dell’intervento chirurgico.
Infatti l’intervento, soprattutto nei pazienti anziani privi di denti che necessitano quindi di un certo numero di impianti, è spesso abbastanza invasivo e comporta un periodo post operatorio di due o tre settimane di disagio per lieve dolore e moderata edema dei tessuti. Adesso questi piccoli eventi, inevitaili in qualsiasi atto chirurgico che comporti il taglio dei tessuti molli, possono essere ridotti quasi del tutto ad una avanzata tecnica di diagnosi e progettazione computerizzata.

I VANTAGGI CHE NE DERIVANO
La novità di questa tecnica di chirurgia implantare guidata consiste nel fatto che il chirurgo, sfruttando un sofisticato programma
per computer e un’adeguata TAC dentale può evidenziare, durante la programmazione dell’intervento, tutte le variabili anatomiche coinvolte e studiare con estrema cura dove posizionare gli impianti, quali diametri e lunghezze utilizzare e la relazione che questi impianti avranno con le protesi studiate per riabilitare il paziente.
Il tutto con la matematica certezza che quanto da lui stabilito verrà poi trasferito con precisione al modello da usare durante l’intervento operatorio vero e proprio.
L’esattezza del modello viene assicurata dalla sua fabbricazione tramite sistemi CAD CAM, con una rispondenza assoluta con quanto deciso a tavolino, consentendo una completa tranquillità di azione al chirurgo.
In sostanza, all’elemento umano del professionista preparato e scrupoloso si accompagna la più moderna tecnologia al servizio del medico e di conseguenza del paziente. Un mix che si sta rivelando davvero vincente. Altro vantaggio importante è costituito dal fatto che l’odontotecnico in fase pre-chirurgica può realizzare in laboratorio una protesi provvisoria da fissare agli impianti subito dopo l’intervento dando così ai pazienti la possibilità, in molti casi, di uscire dallo studio del dentista con le protesi già inserite sugli impianti e ritrovare immediatamente la masticazione perduta.
Certamente questo sistema comporta la necessità di avvalersi di un dentista esperto di implantologia guidata che possa condurre un esame attento del paziente candidato a questa metodica innovativa e possa decidere in quali casi impiegarla e in quali, invece, sia preferibile seguire la tecnica tradizionale. Inoltre, poiché il fulcro della metodica è rappresentato da un accurato esame tomografico delle arcate dentarie, è fondamentale la collaborazione con un radiologo esperto che conosca a fondo le peculiarità della metodica.

LA GARANZIA
Gli impianti e i componenti protesici IMPLADENT utilizzati nella procedura di chirurgia guidata sono dotati di una garanzia a vita.
Ciò significa la sostituzione di ogni impianto che dovesse eventualmente perdere la propria osteointegrazione e, nel caso in cui il trattamento fosse già stato portato a termine, anche la componentistica protesica connessa. Allo stesso modo un eventuale problema di un componente protesico porta alla sostituzione (qualora si rendesse necessario) dell’impianto di supporto.
Ad ogni paziente viene fornita una certificazione di originalità dei propri impianti e dei propri componenti protesici da far valere ovunque in caso di necessità.

In sintesi la chirurgia computer guidata consiste in:

  • Accurata ricostruzione tridimensionale del Paziente mediante integrazione di dati provenienti da esami radiologici e scansioni ottiche dei modelli in gesso o scansioni intraorali;
  • Utilizzo di software certificato (3Diagnosys) che in modo semplice ed intuitivo consente al Clinico di effettuare una diagnosi pre-implantare completa ed una pianificazione virtuale dellíintervento chirurgico;
  • Utilizzo delle più moderne tecnologie CAD/CAM e di prototipazione rapida per il trasferimento automatico del piano di trattamento su una guida chirurgica personalizzata e su un modello di lavoro con alloggiamento di analoghi da gesso da montare in articolatore per la costruzione della protesi provvisoria;
  • Gestione di qualsiasi tipo di intervento di riabilitazione implantare (edentulia parziale, totale e post-estrattivo) e di rigenerazione ossea (modellazione anatomica di innesti);
  • Sistema aperto e completo applicabile a qualsiasi sistematica implantare, perfettamente integrabile con i sistemi aperti di modellazione protesica da laboratorio per la progettazione virtuale del provvisorio a partire dal progetto implantare del Medico esportato in formato STL

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